L'icona miracolosa
della Madre di Dio di Terebovlia
Дана ікона знаходилася у свій час в монастирській церкві василіянської чернечої обителі Преображення Господнього. Перша письмова згадка про Теребовлянський василіанський монастир датується 1650 р. Монастир був не в самій Теребовлі, а на пагорбі біля с. Підгіряни (Підгора), що за два км. від міста. Ймовірно, що тут чернече життя вирувало ще в княжі часи. У свій час в монастирі була велика бібліотека. Монастир був також осідком ваиліянських філософічно- богословських студій. Проіснував він до 1783 р. Щодо походження ікони Пресвятої Богородиці, то можна ствердно сказати одне : вона із давних часів належала родині Римбалів, яка з покоління в покоління успадковувала священичий сан в Теребовлі. До слова, так , як Терлецькі при церкві св. Юра в Дрогобичі або Попелі при церкві при св. Івана Хрестителя в Городку. Перші історичні повідомлення саме про цю ікону Божої Матері свідчать, що вона спочатку знаходилася у світській церкві, парохом якої був Григорій Римбала. Надалі ікона Пресвятої Богородиці знаходилася в монастирській Святопреображенській церкві василіянської чернечої обителі.
Джерело: http://pilgrimage.in.ua/terebovlyanska/#prettyPhoto
2016 © Pilgrimage.in.ua
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Maria, Madre del Redentore
e Madre nostra,
porta del cielo
e stella del mare,
soccorri il tuo popolo, che cade,
ma che pur anela a risorgere!
Vieni in aiuto alla Chiesa,
illumina i tuoi figli devoti,
fortifica i fedeli sparsi nel mondo,
chiama i lontani,
converti chi vive prigioniero del male!
E Tu, Spirito Santo,
sii per tutti riposo nella fatica,
riparo nell'arsura, conforto nel pianto,
sollievo nel dolore,
speranza della gloria.
Così sia!
Giovanni Paolo II
e Madre nostra,
porta del cielo
e stella del mare,
soccorri il tuo popolo, che cade,
ma che pur anela a risorgere!
Vieni in aiuto alla Chiesa,
illumina i tuoi figli devoti,
fortifica i fedeli sparsi nel mondo,
chiama i lontani,
converti chi vive prigioniero del male!
E Tu, Spirito Santo,
sii per tutti riposo nella fatica,
riparo nell'arsura, conforto nel pianto,
sollievo nel dolore,
speranza della gloria.
Così sia!
Giovanni Paolo II
L'icona miracolosa della Madre di Dio di Terebovlia collocata attualmente nell'altare laterale dell'Arcicattedrale di San Giorgio a Leopoli, una volta stava nella chiesa monastica dei basiliani della Trasfigurazione che si trovava vicino Terebovlia (sulla collina presso il villaggio Pidgiriany) di cui la prima menzione scritta risale al 1650. L'icona miracolosa della Madre di Dio di Terebovlia è una tra le più antiche icone ucraine "piangenti". La storia del pianto dell'icona della Beata Vergine Maria di Terebovlia è descritta nell'opera "Il Cielo Nuovo" (Leopoli 1665) di Ioanikiy Galiatovsky, il rettore dell'Accademia Kyevo-Mohylanska.
"Il Cielo Nuovo" (Leopoli 1665) di Ioanikiy Galiatovsky
Nel libro della corte giuridica di Terebovlia sotto l'anno 1663 è scritto che per la prima volta "L'immagine della Beata Vergine pianse il giovedì prima della Pasqua ucraina". Di nuovo per la seconda volta questa icona della Beata Vergine "pianse abbondantemente nel Sabato Grande".
Le fonti storiche testimoniano che nel 1651 solo a causa del miracolo che accadde attraverso le preghiere all'icona della Beata Vergine di Terebovlia, gli abitanti difesero il castello di Terebovlia dai Turchi e Tartari.
Dal 1673, questa icona miracolosa della Madre di Dio è stata situata nella chiesa cittadina di San Nicola nella città di Terebovlia. Nello stesso anno, secondo la Commissione spirituale del Concistoro episcopale, la cui decisione si basava sulle confessioni dei testimoni oculari degli atti miracolosi confermati sotto giuramento, il vescovo Josyp Shumlyansky (1676–1708) proclamò come miracolosa l'icona della Beata Vergine Maria di Terebovlia.
Dal 1673, questa icona miracolosa della Madre di Dio è stata situata nella chiesa cittadina di San Nicola nella città di Terebovlia. Nello stesso anno, secondo la Commissione spirituale del Concistoro episcopale, la cui decisione si basava sulle confessioni dei testimoni oculari degli atti miracolosi confermati sotto giuramento, il vescovo Josyp Shumlyansky (1676–1708) proclamò come miracolosa l'icona della Beata Vergine Maria di Terebovlia.
Nel 1673 il vescovo di Leopoli Josyp Shumliansky trasferì l'icona nella Cattedrale di San Giorgio nella cappella appositamente costruita, invitò i monaci a prendersi cura di essa e istituì una fondazione per questo scopo. Nel testamento del vescovo J. Shumliansky è scritto che l'immagine della Beata Vergine deve "rimanere per sempre nello stesso posto con tutto l'argento, i gioielli e gli apparati".
Durante la sua permanenza a Leopoli nel 2001, San Giovanni Paolo II pregò davanti questa icona miracolosa e il 25 giugno 2001 la incoronò personalmente.