Sant'Onofrio anacoreta
12 (25) giugno
Sant'Onofrio il Grande (in greco: Ονούφριος - colui che è sempre buono, felice, m. ca 400, Egitto) è santo eremita egiziano ed uno dei Padri della Chiesa. Secondo la leggenda, era il figlio di un re persiano, divenne uno dei padri eremiti, che ebbe un profondo influsso sulla tradizione spirituale orientale dei secoli IV e VI.
Sant'Onofrio fu monaco del monastero d'Ermlis, in Tiberiade. Volendo imitare San Giovanni Battista e profeta Elia, dondusse la sua ascesi nel deserto egiziano nel IV secolo e fu famoso per la sua spiritualità. Ebbe una grande devozione a Gesù nell'Ecaristia desideroso a prenderlo ogni giorno nel Santissimo Sacramento. Il Signore esaudì questo santo desiderio e compì un miracolo: così ogni giorno l'angelo portava la Santa Comunione nella grotta di Sant'Onofrio, dove egli rigorosamente digiunava e pregava.
La vita di Sant'Onofrio il Grande e di altri eremiti del IV secolo, che lottavano spiritualmente nel deserto di Tebe in Egitto (tra cui San Timoteo l'Eremita, San Giovanni, Andrea, Eraclemon, Teofilo e altri) è stata scritta da uno dei loro contemporanei. Panfuzio, un monaco egiziano che divenne vescovo, trascorse con
Sant'Onofrio gli ultimi giorni e lo seppellì in una grotta e probabilmente fu l'autore della Vita del santo che si diffuse nell'Assia Minore. Il suo culto fu esteso a Bisanzio, la sua commemorazione fu inclusa nei sinassari bizantini.
Dopo le Crociate il culto di Sant'Onofrio si è diffuso rapidamente nell'Occidente.
La figura Sant'Onofrio è conosciuta in Ucraina sin dai tempi del Grande principe Volodymyr. L'immagine più antica ucraina di Sant'Onofrio troviamo sull'affresco della cattedrale di Santa Sofia a Kyiv. Il monastero di Sant'Onofrio a Lavriv fu fondato durante il periodo di massimo splendore del principato di Galizia. Il fondatore del monastero è stato considerato il principe galiziano Lev Danilovich sulla base del suo atto dell'8 ottobre 1292, in cui il monastero è menzionato come la proprietà della sua famiglia.
Nell'Ucarina medievale c'erano i numerosi monasteri dedicati al santo. I monaci basiliani lo consideravano come loro patrrono. Nel XVII -XVIII secolo le molte icone sono state dedicate al tema della Comunione di Sant'Onofrio con gli attributi tradizionali: un angelo con calice, la Santissima Trinità tra le nuvole o angeli, ortaggi e frutti, una corona e uno scettro, un leone. Onofrio è raffigurato inginocchiato davanti a una grotta con una palma e un ruscello. La sua figura è nuda, solo sulle cosce: una cintura d'erba, i capelli e la sua barba grigi raggiungono il suolo.
La miniatura di Kyiv, 1397
L'affresco, 1418, il maestro Andrea
L'icona del XV secolo, Museo Nazionale a Leopoli
Sant'Onofrio con San Giovanni Battista, la prima metà del XVII secolo,
villaggio Chotynets, Museo Nazionale, Peremyshl'
L'icona della metà del XVII secolo, villaggio Korytnyky, Museo Castello di Lantsut
L'icona del XVII secolo, Museo Storico di Sianok
La Santa Comunione di Sant'Onofrio, 1717, villaggio Mychnivka, Museo delle icone di Volyn'
La Comunione di Sant'Onofrio, 1750 ca, Lutsk, Museo delle icone di Volyn'
L'icona ucraina della metà del XVIII secolo, villaggio Tur, Museo delle icone, Volyn'
L'icona del XVIII secolo, villaggio Zhuravnyky, Volyn', Museo delle icone di Volyn'
L'icona della devozione popolare, XVIII secolo, Museo Storico di Sianok
Gregorio Pinzel, la statua di Sant'Onofrio
La grotta di Sant'Onofrio d'avanti alla chiesa cattedrale di San Giorgio a Leopoli , 1768
http://volyn-kray-mus.at.ua/news/z_kolekciji_muzeju_volinskoji_ikoni_prichashhannja_sv_onufrija/2020-04-28-2245
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