mercoledì 8 settembre 2021

I santi martiri Sergio e Bacco, 7 (20) ottobre

 

Santi martiri Sergio e Bacco 

7 (20) ottobre         

 a cura di Yaryna Moroz Sarno

 I patroni omosessuali nel cristianesimo: i santi Sergio e Bacco - Gay.it

L'icona del VI secolo, Museo di Chanenko a Kyiv

   I santi martiri Sergio e Bacco, che godettero enorme popolarità nella tarda antichità, sono stati due giovani militari dell'esercito romano al servizio dell'imperatore Massimiliano, avevano un'alta posizione presso la corte di Massimino Daia divenuto cesare nel 305. Inviati entrambi in Oriente Sergio e Bacco contribuirono alla vittoria romana. Ma presto sono stati denunciati perché non partecipavano alle feste pagane, degradati come militari e convocati al cospetto dell’imperatore Galerio Massimiliano. Sergio e Bacco rifiutarono d'adorare idoli, riaffermando la loro fede cristiana. Per punirli e costringerli a venerare dei pagani Massimiliano ordinò di togliergli i segni della loro dignità militare e rivestirli di abiti femminili e così schernendoli e portandoli in giro per la città con cerchi di ferro al collo. Dopo di che sono stati sottoposti alla crudele flagellazione. Sotto i colpi della frusta morì san Bacco e il suo corpo fu lasciato insepolto. Durante la notte i cristiani lo seppellirono in una delle loro grotte vicine. Invece San Sergio fu trasferito a Resafa di Siria, dove dopo le torture è stato decapitato. Fu sepolto nel luogo del suo martirio e lì fu eretta la chiesa (poi sostituita dal nuovo santuario) dedicata al santo che divenne la meta dei pelleginaggi (subito dopo Gerusalemme), godendo il patrocinio delle persone illustre dei tempi (tra cui imperatore bizantino Giustiniano. Attorno la basilica sorge la città Sergiopoli fortificata dall'imperatore dell'Oriente Giustiniano (527-565). Secondo una leggenda, i Santi Sergio e Bacco apparvero in sogno all'imperatore dell'Oriente Anastasio I per proteggere dalle accuse ingiusti il suo nipote Giustiniano, che diventando l'imperatore, costruì nel primo anno del suo regno la chiesa privata come ex volo nell'area del palazzo (fu edificata tra primi edifici (prima di Hagia Sophia) in seguito chiamata la piccola Santa Sofia). 
  La fonte agiografica principale del loro martirio è La Passione di Sergio e Bacco scritta in greco nel V secolo (Bibliotheca Hagiographica Graeca 1624), basata sulla perduta passione precedente. Sui loro miracoli scrisse Gregorio di Tours. 


Il mosaico del VII secolo, la chiesa di San Demetrio a Salonicco 


La miniatura del menologio di Basilio II , 985 ca

   Anticamente il culto dei due santi martiri aveva grande diffusione sia in Oriente che in Occidente. Tra i due martiri San Sergio fu più venerato.

Le miniature del manoscritto greco del XI secolo 





Il reliquiario con le reliquie di Sergio e Bacco a Cairo


Il frammento del reliquiario a Cairo con la rappresentazione di San Sergio 


L'affresco con la rappresentazione di San Sergio ad Ossios Loukas 

L'affresco del XII secolo con la rappresentazione di San Bacco ad Ossios Loukas 

   La devozione, sopratutto in Oriente, per i due martiri fu espressa nella dedicazione ai martiri di diverse chiese. Una tra le più antiche chiese copte in Egitto (Abu Serghis), che risale al IV secolo, è dedicata ai martiri Sergio e Bacco. Sono stati costruiti la cattedrale di San Sergio del VI (?) secolo ed altra più antica chiesa (forse pertinente al martirio di San Sergio) a Sergiopoli (Rusafa) a Siria, la chiesa di San Sergio a Gaza (Palestina) dell'epoca di Giustiniano (527-565), il monastero siriano dei Ss. Sergio e Bacco a Qar῾a. La conferma della loro venerazione è la chiesa dei Santi Sergio e Bacco a Costantinopoli, edificata dall'imperatore Giustiniano (527-536).  Nel V secolo fu edeficata la basilica nella Frigia, la chiesa a Ravenna, poi la chiesa dei Sergio e Bacco al Foro Romano, forse costruita durante il pontificato di papa Gregorio III (731-741), come testimonia il Liber Pontificalis, ricordata nella biografia di Pasquale I (817-824) ("onu SS. Sergii et Bacchi post formam aquaeductus patriarchii Lateranensis rebus omnibus desolatum"). Il papa Leone III, come dice il Liber Pontificalis, nel 796 "oratium sanctorum Sergi et Bacchi quod ponitur in Calinico". Attualmente la chiesa dedicata ai Santi Martiri Sergio e Bacco (al rione  Monti a Roma) è la sede dell'Esarcato Ucraino in Italia.
  In Bisanzio i Santi Sergio e Bacco sono diventati i protettori dell'esercito e dei soldati. Dal VI secolo i martiri si raffiguravano come gli ufficiali o i dignitari di corte (con la collana d'oro).

L'icona del monastero di Santa Caterina al Sinai, 1260-70


La miniatura del Menologio bizantino, 1322-1340,
Oxford, Bodleian Library ms gr. th., fol. 12 r



La basilica di San Sergio a Sergiopolo (Resafa) in Siria

La chiesa di Sergio e Bacco a Costantinopoli 


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