martedì 23 novembre 2021

La Sinassi dei Tre Santi Gerarchi

 


I Tre Santi Gerarchi


La Sinassi dei Padri Cappadoci
Basilio il Grande, Gregorio il Teologo e Giovanni Crisostomo


(12 febbraio secondo calendario giuliano)


di Yaryna Moroz Sarno



   Μνήμη τῶν ἐν Ἁγίοις Πατέρων ἡμῶν καὶ Οἰκουμενικῶν Διδασκάλων Βασιλείου τοῦ Μεγάλου, Γρηγορίου τοῦ Θεολόγου καὶ Ἰωάννου τοῦ Χρυσοστόμου

 

      
Questa festa si iniziò ai tempi dell’imperatore di Bizanzio Alessio Comneno (1081 - 1118), quando a Costantinopoli sorse una disputa che provocò la divisione tra le persone, che celebravano di più San Basilio il Grande, caratterizzandolo come un genio e dal grande carattere e considerandolo superiore, ed altri che collocavano più in alto il santo Crisostomo, superiore a Basilio Magno e a Gregorio e quelli che reputavano Gregorio il Teologo più venerabile di Basilio e di Crisostomo. Dopo alcuni anni i tre santi apparirono, uno alla volta e dopo tutti e tre assieme al vescovo Giovanni Mauropo, metropolità di Eucaita, dicendo: “Noi, come vedi, siamo una sola cosa presso Dio e tra di noi non c’è alcuna opposizione o inimicizia, ciascuno a suo tempo, essendo determinato dallo Spirito Santo, così abbiamo imparato. Non c’è tra di noi uno che sia primo e l’altro il secondo e se invocherai uno, verranno anche gli altri due. Per questo alzati ed ordina che nessuno disputi per noi. Che questo è stato il nostro scopo sia quando eravamo vivi sia dopo che siamo morti. Raccoglici in un solo giorno e festeggiaci come si conviene. Fallo sapere anche ai successori che noi siamo una sola cosa in Dio e di’ loro che li aiuteremo nella salvezza di coloro che ci ricorderanno; perché ci sembra d’avere un certo coraggio presso di Dio”. Il vescovo allora pose fine alla disputa e si impegnò nella riconciliazione delle diverse parti della lotta, raccomandò la celebrazione del 30 gennaio (12 febbraio) e scrisse e l'officiatura comune per i tre Grandi Padri. 
     La festa della Sinassi di Basilio Magno, Gregorio il Teologo e Giovanni Crisostomo (in gr. Οι Τρεις Ιεράρχες) vene istituita intorno al 1110 e simbolizza visibilmente non soltanto l'uguaglianza dei Grandi Maestri, ma anche l'unità della Chiesa. I Dottori della Chiesa San Basilio Magno (ca 329-379), San Gregorio Nazianzeno (ca 329-390) e San Giovanni Crisostomo (344/354 -407) appartengono al gruppo dei Padri cappadoci, che si distinsero per la capacità di trasmettere la fede, dimostrando la perfetta conciliabilità tra il cristianesimo e la filosofia. 
    Basilio, il vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno, regolatore e consolidatore della vita monacale in Oriente, si distinse come brillante predicatore e scrittore, uno dei più importanti protettori dell'ortodossia della fede cristiana contro l'arianesimo. Istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati, fondò e diresse l'assistenza ai bisognosi, che era l'origine dei moderni ospedali. San Basilio il Grande ha il titolo di confessore e Dottore della Chiesa, è considerato il primo dai Padri Cappadoci. 
   Il suo stretto amico, Gregorio Nazianzeno, illustre teologo e difensore della fede, che con grande ardore protesse la divinità del Verbo, perciò fu chiamato il Teologo. Fu il vescovo di Sásima, eletto nel 381 al patriarcato di Costantinopoli e infine governò la chiesa di Nazianzo.
   Giovanni Crisostomo, o Giovanni d'Antiochia per le sue doti nella predicazione aveva sopranome Crisostomo (in greco antico: χρυσόστομοςchrysóstomos), letteralmente «bocca d'oro». Fu il patriarca di Costantinopoli che per il suo zelo e il suo rigore subì le forti opposizioni e l'esilio.


Il mosaico della Cattedrale di Sofia di Kyiv del XI secolo






La miniatura del Salterio di Kyiv del 1397



L'icona ucraina della prima metà del XVII secolo, villaggio Lypie 
(Museo Storico di Sanok)



L'icona ucraina del XVIII secolo


 Dal canto liturgico:  

    Quanti siamo innamorati dei loro discorsi, conveniamo tutti insieme per onorare con inni i tre sommi astri della Divinità trisolare, che con i raggi delle loro divine dottrine fanno brillare tutta la terra; i fiumi di sapienza fluenti miele che irrigano tutto il creato con i rivi della conoscenza di Dio, il grande Basilio e il teologo Gregorio, insieme all’illustre Giovanni dall’aurea eloquenza: essi sempre per noi intercedono presso la Trinità.





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